Il 2020 passerà alla storia per la pandemia da Covid-19 e per la crisi economica globale che la diffusione della pandemia ha causato, ma anche per il fatto che esso rappresenta certamente un momento di forte accelerazione di molte tendenze economiche e sociali sviluppatesi negli ultimi anni. La discontinuità rispetto al passato è sempre più evidente nei momenti di crisi, nei quali le necessità di adattamento finiscono per condizionare la capacità di sopravvivenza degli attori economici. In un contesto tanto particolare, gli investitori si chiedono quali siano i temi di investimento da cavalcare nell’anno appena iniziato ed in quelli a venire.
Quali sono le prospettive economiche del prossimo futuro?
Dopo un 2020 di fortissima contrazione della crescita economica in tutte le aree del mondo (con la sola eccezione della Cina che ha subito solo un forte rallentamento del suo tasso di crescita), la gran parte delle previsioni economiche elaborate nelle ultime settimane concordano nel ritenere che quest’anno e quello prossimo saranno caratterizzati da livelli di crescita economica elevata, come evidenzia il grafico sotto, relativo alle previsioni di andamento del PIL nelle varie aree economiche.
In realtà, la crescita economica potrebbe ancora essere modesta nel primo trimestre del 2021 per gli effetti delle diffuse misure di contenimento della pandemia ed accelerare nei mesi successivi. Le ottimistiche previsioni sulla crescita economica si basano su tre fattori:
1. la progressiva diffusione dei vaccini, che dovrebbe normalizzare i livelli di attività economica, sommata al naturale effetto di “rimbalzo” della crescita che solitamente si verifica dopo una forte contrazione del PIL;
2. l’enorme liquidità che le banche centrali continueranno a far affluire sui mercati nei prossimi mesi, volta a favorire la ripresa economica;
3. il forte impulso alla crescita proveniente dagli ingenti piani di spesa pubblica sia in Europa che negli Stati Uniti.
Quali le prospettive per i mercati finanziari?
Le prospettive di forte ripresa dell’economia in un contesto di elevata liquidità, portano la maggior parte degli analisti finanziari a prevedere che il 2021 sarà un anno positivo per i mercati azionari. Più contenute appaiono le prospettive dei mercati obbligazionari, caratterizzati da livelli di rendimento storicamente bassi ed in molti casi negativi per i titoli di Stato dei paesi sviluppati. Molti ritengono che il mercato continuerà però ad essere caratterizzato da una forte dispersione dei risultati. Ciò vuol dire che per ottenere risultati soddisfacenti sarà probabilmente necessario individuare quelle aree geografiche, quei settori e quei titoli che beneficeranno maggiormente della ripresa ciclica e contemporaneamente occorrerà individuare quei trend “secolari” che hanno maggiori possibilità di crescita nei prossimi anni in quanto legati a strutturali cambiamenti nel modo di consumare e di produrre.
Dai trend geografici a quelli tematici, come cavalcare il cambiamento?
La maggior parte degli economisti ritiene che gli effetti dell’attuale crisi economica saranno fortemente asimmetrici: alcuni settori finiranno per essere irrimediabilmente colpiti dai cambiamenti strutturali collegati alla crisi economico-sanitaria, mentre altri ne usciranno rafforzati. Quali i temi di investimento sui quali si sta concentrando l’attenzione degli investitori?
1. La crescita dei mercati emergenti, guidata dalla Cina, che stanno mostrando una migliore capacità di adattamento alle mutate condizioni economiche e una più rapida capacità di ripresa.
2. La rivoluzione tecnologica che la pandemia sta velocizzando enormemente e che riguarderà non solo le abitudini di consumo, ma anche i processi industriali di produzione (solo per fare alcuni esempi si pensi allo sviluppo delle vendite on line, a pagamenti digitali, alla telemedicina, alla robotica industriale, alla mobilità alternativa, ecc.);
3. Il settore delle infrastrutture (tecnologiche e non) che dovrebbe beneficiare degli enormi piani di spesa pubblica dei vari Stati volti a favorire la ripresa economica.
4. Il settore dell’economia “green” verso la quale verranno indirizzati molti degli investimenti pubblici dei prossimi anni.
5. In generale tutti gli investimenti cosiddetti ESG, acronimo che sta per Environmental, Social, Governance e che in ambito economico/finanziario si utilizza per indicare tutte quelle attività legate all’investimento responsabile in quanto tengono in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.
Come costruire portafogli finanziari per cavalcare i trend del momento?
Gli investitori, sebbene debbano avere nelle loro scelte di investimento un’attenzione particolare alla fase del ciclo economico ed ai trend strutturali dell’economia, non dovrebbero mai dimenticare di far precedere tali scelte da un’analisi attenta della loro propensione al rischio e dell’orizzonte temporale nel quale investono. Sebbene siano in molti a consigliare ragionevolmente un incremento della componente azionaria e della parte obbligazionaria a più alto rendimento, non bisogna dimenticare che scelte di questo tipo comportano inevitabilmente un incremento della rischiosità del proprio portafoglio nel breve termine e la necessità di allungare l’orizzonte temporale dei propri investimenti. Non è detto che ciò sia compatibile con la propria situazione. Dunque, è indispensabile confrontarsi con il proprio consulente finanziario per verificare gli effetti di tali scelte sul portafoglio e la compatibilità con i propri progetti di spesa. Oggi più che ieri, per coloro che non amano avvicinarsi ai mercati con approccio speculativo, è indispensabile avere orizzonti di investimento di lungo periodo e porre la pianificazione dei propri obiettivi di spesa alla base di qualunque scelta di investimento. Se pianificare e monitorare costantemente è stato sempre importante, oggi è assolutamente indispensabile.

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