Negli ultimi mesi si è parlato frequentemente del rischio di una recessione economica nel 2023. Sebbene le previsioni più recenti sembrino considerare tale scenario sempre meno probabile, è utile capire cosa si intenda precisamente per recessione economica, quali ne siano le cause e come se ne possa uscire. Cercherò di farlo nelle poche righe che seguono nella maniera più semplice possibile.
Cos’è una recessione?
Si parla di recessione quando si ha un calo diffuso dell’attività economica. Più precisamente, da un punto di vista tecnico, siamo in presenza di una recessione quando il prodotto interno lordo (PIL) di un paese si contrae per due trimestri consecutivi. Dunque, il suo significato è strettamente collegato al PIL, che misura il valore dei beni e servizi prodotti all’interno di una nazione in un dato periodo di tempo: quando il valore reale di questi beni (ovvero senza considerare l’effetto che l’inflazione ha sui prezzi) si riduce per almeno sei mesi, allora possiamo dire di essere tecnicamente in recessione.
Cosa succede durante una recessione?
Durante una recessione la contrazione dell’attività produttiva comporta una serie di conseguenze negative:
- la disoccupazione tende ad aumentare poiché le imprese hanno meno bisogno di lavoratori per produrre;
- gli utili delle imprese diminuiscono a fronte della contrazione delle vendite;
- lo Stato ha una riduzione delle entrate tributarie poiché diminuiscono i guadagni di imprese e lavoratori, nonché gli acquisti di beni e servizi, grandezze che incidono sui tributi incassati dallo Stato;
- il valore delle attività finanziarie (soprattutto le azioni) e di quelle immobiliari tendono a scendere.
In altre parole, durante una recessione diventiamo tutti più poveri e siamo costretti a ridurre il nostro tenore di vita.
Quanto durano le recessioni?
La durata di una recessione è assai variabile: nei paesi sviluppati, il PIL si contrae mediamente per un periodo compreso fra i 9 e i 12 mesi, ma vi sono state recessioni economiche assai più lunghe e persistenti di durata pluriennale, come il caso della grande depressione degli anni ’30 del secolo scorso che colpì gli Stati Uniti d’America dal 1929 fino al 1933. In realtà, le recessioni sono solo una delle fasi nel cosiddetto ciclo economico, che vede l’attività economica crescere seguendo un trend di lungo termine, ma alternando fasi di espansione ad altre di recessione (si veda il grafico esemplificativo sotto).
Quali sono le cause della recessione?
Le recessioni possono essere causate da diversi fattori quali:
- una diminuzione della domanda di beni e servizi da parte dei consumatori, con la conseguente riduzione della produzione da parte delle imprese;
- il repentino aumento dei costi aziendali, ad esempio provocato da un aumento dei prezzi delle materie prime o della manodopera che costringe le imprese ad aumentare i prezzi, disincentivando la domanda da parte dei consumatori;
- una diminuzione dei prestiti erogati dal sistema finanziario, ad esempio a causa di una crisi del sistema bancario, che riduce le possibilità da parte di imprese e consumatori di finanziarie investimenti e consumi;
- una forte crisi di borsa o del mercato immobiliare che, impattando sulla ricchezza di imprese e famiglie, comporta una riduzione dell’attività produttiva;
- un evento “esterno” al sistema economico in senso stretto, come può essere una guerra o una crisi sanitaria (come è successo per la recessione causata dalla recente pandemia da Covid 19)
Cosa è possibile fare contro la recessione?
I governanti e le Banche centrali possono cercare di limitare l’intensità e la durata delle recessioni attraverso adeguate politiche fiscali e monetarie. I governi possono contrastare le recessioni attraverso un aumento della spesa pubblica o una riduzione della tassazione che aiutano l’economia a riprendersi più velocemente. Le Banche centrali possono agire sul costo del denaro e sulla facilità di accesso al credito: tassi di interesse più bassi e maggiore facilità ad indebitarsi possono favorire gli investimenti delle imprese e la spesa dei consumatori. Nonostante tali interventi, è di fatto impossibile evitare del tutto le recessioni.

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