Salvo proroghe, dal 2035 saremo costretti ad acquistare auto elettriche, ma ora gli automobilisti hanno la libertà di scegliere tra un’auto tradizionale oppure per una elettrica. Il numero di immatricolazioni di questa tipologia di veicolo continua a crescere a ritmi elevati, ma conviene davvero acquistarne uno? Cerchiamo di fare qualche calcolo per orientarsi in una scelta che è sempre più di attualità.
Quanto costa ricaricare un’auto elettrica?
I fattori prevalenti da tenere in considerazione per un confronto di convenienza fra auto “tradizionali” ed elettriche sono rappresentati dal costo del veicolo e da quello per fare rifornimento. Partiamo da quest’ultimo: quanto costa ricaricare l’auto elettrica? Dipende da vari fattori e non solo dalle fluttuazioni del prezzo dell’energia. Se per una tradizionale auto a benzina il costo di un pieno può variare relativamente poco, il costo di ricarica di un’auto elettrica differisce notevolmente se la ricarica dell’auto avviene a casa o alle colonnine pubbliche, se si utilizzano le formule a consumo o quelle in abbonamento e a seconda della velocità di ricarica delle colonnine stesse. In linea di massima: la ricarica domestica ha un costo notevolmente inferiore di quella alle colonnine pubbliche, le formule in abbonamento sono più convenienti di quelle a consumo, le ricariche rapide sono più costose di quelle lente. Negli ultimi due anni i prezzi dei prodotti energetici sono variati notevolmente nel corso del tempo. Supponiamo che nei prossimi anni i costi medi di Kwh e benzina siano i seguenti:
- costo Kwh per ricarica elettrica domestica: 0,30 €
- costo Kwh per ricarica elettrica pubblica: 0,60 €
- costo benzina: 1,85 €/l
Ipotizzando un consumo di 18 Kwh per percorrere 100 Km con un’auto elettrica e di 7 litri con una a benzina, ai prezzi sopra indicati il costo del carburante per percorrere 100 Km con un’auto elettrica sarebbero compresi mediamente tra 5,40 € e 10,80 € (a seconda che la ricarica sia domestica o alle colonnine) e pari a circa 12,95 € nel caso di un’auto a benzina. Il risparmio quotidiano con un’auto elettrica è evidente ed in grado anche di dimezzare il costo del carburante nel caso di utilizzo prevalente della ricarica domestica.
Qual è il costo aggiuntivo di un’auto elettrica?
È difficile rispondere in maniera precisa ad una domanda del genere in quanto la differenza di prezzo dipende in maniera determinante dalla tipologia di auto e dalla presenza o meno di incentivi pubblici. Il confronto è reso più complesso dall’attuale scarso numero di autovetture che propongono sia la motorizzazione a benzina che quella elettrica. Fatte queste precisazioni, per un’auto di medie dimensioni, stimando incentivi statali compresi fra 3.000 e 5.000 euro, la differenza di prezzo fra un’auto a benzina ed una elettrica di potenza simile oscilla fra i 6.000 ed i 10.000 euro, pari mediamente al 20-25% del costo del veicolo. Ipotizzando di detenere l’autovettura per 4 anni e che dopo tale periodo essa perda il 60% del suo valore, il maggiore costo complessivo dell’auto sui quattro anni considerati oscilla fra i 3.600 ed i 6.000 euro.
Un confronto fra i costi totali di gestione.
Una volta analizzate le differenze fra i fattori principali di costo dei veicoli elettrici e di quelli a benzina, non resta che fare un confronto complessivo tra i costi di acquisto e gestione delle due tipologie di veicoli. Per quanto detto sopra, con un’auto elettrica si risparmia sul carburante a fronte di un maggiore costo dell’autovettura. La tabella sotto prova a schematizzare un calcolo di convenienza relativa, ipotizzando di detenere l’auto per 4 anni, una percorrenza annua media di 15.000 Km ed i prezzi di benzina ed elettricità di cui sopra (ed in quest’ultimo caso una ricarica per 2/3 domestica ed 1/3 alle colonnine). Nel calcolo sono stati aggiunti: il costo finanziario collegato al capitale impiegato per l’acquisto (ipotizzato pari al 5% medio), il costo della wall box per la ricarica domestica e quelli per la tassa di possesso, dalla quale sono attualmente esentati i veicoli elettrici nei primi 5 anni.
Ovviamente ognuno dovrebbe adattare il calcolo alla propria percorrenza chilometrica, al costo della vettura che intende acquistare ed al costo dell’energia e carburanti che si presume di sostenere.
Considerazioni finali.
Il calcolo di cui sopra ha solo valore esemplificativo e rappresenta una prima “traccia” per agevolare le riflessioni sulla convenienza ad acquistare un’auto elettrica. In linea di massima, acquistare un’auto elettrica consente di risparmiare sul carburante, ma non ancora in misura tale da compensare i maggiori costi di acquisto. Ognuno dovrebbe però adattare i calcoli di convenienza a:
- la tipologia ed il costo effettivo del veicolo;
- le modalità ed i costi reali di ricarica che si sostengono (che potrebbero essere irrisori qualora si disponga già di pannelli solari attraverso i quali alimentare le ricariche);
- le percorrenze chilometriche annuali effettive e la tipologia di percorso abituale (cittadino o autostradale), considerando che con l’elettrico i maggiori risparmi si hanno nei percorsi cittadini.
Nell’attesa che i prezzi di vendita scendano ulteriormente rendendo i veicoli elettrici economicamente più convenienti, optare per questa tipologia di auto dovrebbe essere legato ad altri fattori quali:
- aspetti di tipo ecologico, considerando che, sebbene oggi il vantaggio prevalente sia quello di non inquinare i centri urbani, il mondo sarà salvato dal collasso climatico solo quando l’energia elettrica utilizzata sarà prodotta da fonti non inquinanti;
- la possibilità di accedere alle zone Ztl dei centri urbani o poter circolare anche in caso di limitazione del traffico;
- godere del maggior confort di marcia legato all’assenza di vibrazioni del motore, alla silenziosità dell’autovettura e all’assenza del cambio: tutti fattori che rendono l’esperienza di viaggio assai più confortevole, ma per gli appassionati di auto più noiosa!
Vantaggi che vanno bilanciati con gli svantaggi legati agli elevati tempi di ricarica dell’autovettura, all’attuale scarsa diffusione delle colonnine di ricarica ed alla difficoltà di gestire la ricarica domestica in assenza di un box auto di proprietà.
Ad ognuno le proprie considerazioni individuali, nell’attesa che le variazioni normative ci obblighino ad optare per le sole vetture elettriche togliendoci dall’imbarazzo della scelta, ma anche dalla libertà di farlo.

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