Chiunque decida di effettuare un investimento dovrebbe innanzitutto chiarire a sé stesso per quale motivo lo sta facendo. Avere obiettivi chiari è il primo passo per compiere scelte finanziarie soddisfacenti, ovvero coerenti con i bisogni che si intende soddisfare. Come è stato efficacemente sottolineato, le persone non hanno obiettivi finanziari, ma obiettivi di vita che necessitano di risorse finanziarie per essere realizzati. La loro individuazione può essere agevolata da semplici schemi logici che aiutano a semplificare il complesso processo di scelta nella costruzione del proprio portafoglio di investimento. Vediamo come è possibile procedere.
Volendo semplificare, gli obiettivi di investimento possono essere generalmente raggruppati in tre tipologie:
- protezione, per chi vuole limitarsi a proteggere i propri risparmi dalla svalutazione legata all’inflazione, mantenendo a disposizione il proprio patrimonio per far fronte ad eventuali spese impreviste o di breve termine;
- reddito, per chi desidera ottenere dai propri investimenti flussi regolari in grado di integrare quelli provenienti da altre fonti (stipendio, pensione, reddito da lavoro autonomo o altre tipologie di rendite);
- crescita, per chi intende incrementare il valore iniziale del capitale in vista di obiettivi di spesa futuri.
Tutte e tre le tipologie di obiettivi hanno vantaggi e svantaggi e richiedono la scelta di strumenti di investimento differenti. Ad esempio, l’obiettivo della protezione richiede che il proprio patrimonio sia impiegato in strumenti finanziari a breve termine, facilmente liquidabili e caratterizzati da livelli di rischiosità contenuti (ad esempio, i titoli di stato, i depositi bancari o le obbligazioni con alto merito creditizio), ma anche da livelli di rendimento bassi. L’obiettivo di reddito comporta che la scelta degli strumenti di investimento sia orientata verso quelli in grado di produrre flussi regolari e relativamente stabili e preclude invece l’investimento in alternative, magari più redditizie, non in grado di produrre flussi di reddito regolari: si pensi agli investimenti in azioni ad alta crescita, ma caratterizzare dall’erogazione di dividendi contenuti o all’investimento in titoli zero coupon che non producono cedole. L’obiettivo della crescita è quello che solitamente impone meno vincoli nella scelta degli strumenti finanziari, ma richiede anche orizzonti temporali almeno di medio termine e generalmente l’accettazione di un maggiore livello di rischio a fronte di prospettive di rivalutazione più elevate.
Sul tema reddito o crescita è opportuno un breve approfondimento. Il recente rialzo dei tassi ha riportato dopo molti anni i rendimenti delle obbligazioni a livelli che consentono nuovamente di percepire flussi cedolari mediamente compresi fra il 3% ed il 5% lordi a seconda del livello di rischiosità del debitore. Ciò sta spingendo molti investitori ad orientarsi verso il reddito come obiettivo prevalente, pur in assenza di reali esigenze di integrazione dei flussi reddituali, ma prevalentemente per motivi di ordine psicologico, rassicurati dai flussi cedolari costanti o dai dividendi elevati delle azioni prescelte. Se questo ha certamente un valore innegabile, è anche vero che tale approccio ha generalmente contropartite negative quali la necessità di escludere dalle scelte di investimento i titoli a più alta crescita, quella di avere portafogli meno diversificati e maggiormente esposti al rischio tasso e svantaggi in termini fiscali in quanto non si riesce a beneficiare del differimento della tassazione degli utili reinvestiti.
Individuare l’obiettivo a cui puntare è solo il primo passo nella gestione del proprio patrimonio, ma è probabilmente il più importante perché aiuta a muoversi nella direzione giusta. Ovviamente, non è detto che non ci si possa orientare al soddisfacimento di più tipologie di obiettivi contemporaneamente, quando ciò è compatibile con le dimensioni del patrimonio, destinando parte di esso alla protezione per far fronte a spese impreviste, parte alla integrazione del reddito prodotto e la parte residua alla crescita. Confrontarsi con il proprio consulente è essenziale per selezionare gli strumenti finanziari adeguati, ma più importante ancora è individuare prioritariamente i propri obiettivi poiché, come ammonisce Seneca, “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.

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