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Esistono due strade per essere ricchi: esserlo già oppure diventarlo. Se nel primo caso è sufficiente preservare il proprio capitale, nel secondo occorre inevitabilmente accantonare una parte del proprio reddito e mettere a frutto al meglio tale risparmio. Come si usa dire, una volta che si è lavorato per il denaro, è necessario che esso inizi a lavorare per noi. Esiste una strategia semplice che tutti gli investitori, anche quelli con capitali limitati, possono seguire nel tempo per raggiungere se non la ricchezza, almeno una discreta solidità finanziaria. Questa strategia, per banale che possa sembrare, consiste nel risparmiare quote anche modeste del proprio reddito, ma in maniera continuativa nel tempo. Infatti, come diceva Esiodo, “se aggiungi poco al poco, ma lo fai spesso, presto il poco diventerà molto”. Per chi fosse meno incline alle suggestioni poetiche e più affezionato alla fredda razionalità dei numeri, è utile provare a fare dei calcoli e vedere se il noto poeta greco aveva davvero ragione oppure torto.

Ipotizziamo di aver a disposizione un capitale di 10.000 euro ed una capacità di risparmio di 200 euro al mese. Quale capitale è possibile raggiungere con una corretta gestione del proprio risparmio? Qualche minuto di pazienza ed un foglio di calcolo di excel possono aiutare a trovare la risposta, che è riassunta nel grafico sotto. Investendo i nostri 10.000 euro iniziali ed i 200 euro mensili ad un tasso del 6% annuo (un rendimento sfidante, ma assolutamente ragionevole nel lungo termine con una politica di investimento accorta ed efficace) i risultati che si possono ottenere sono tutt’altro che trascurabili. In soli 10 anni il montante (ovvero capitale accumulato per effetto dell’investimento iniziale, del risparmio periodico e del rendimento realizzato) supera i 50.000 euro. Se si ha la costanza di proseguire nel tempo, dopo 20 anni si raggiunge la cifra di 126.000 euro, dopo 30 di 260.000 e dopo 40 si superano i 500.000 euro! Incrementando il capitale iniziale a 30.000 euro ed il risparmio a 300 euro mensili, si raggiungerebbe nello stesso periodo una cifra di poco inferiore al milione di euro.

L’esempio numerico appena fornito, dimostra che grazie al risparmio periodico ed al magico effetto della capitalizzazione composta è possibile raggiungere patrimoni importanti anche con capitali limitati e con una capacità di risparmio discreta, che non pregiudichi il ragionevole desiderio di consumare nel presente la parte prevalente dei redditi prodotti, soddisfacendo i propri bisogni immediati. Di fatto è solo questione di lungimiranza, costanza e metodo.

Appunto il metodo, qual è quello migliore da seguire?  Una strategia semplice può consistere nell’attivare un piano di accumulo di capitale (spesso indicato con l’acronimo di PAC) e lo strumento ideale è quello di un fondo comune di investimento ben gestito per assicurarsi una gestione professionale del proprio patrimonio ed una buona diversificazione anche con capitali limitati. Un PAC è appunto un programma d’investimento di importi costanti scadenze regolari per un periodo di durata predeterminata, generalmente in un fondo comune di investimento. Rispetto ad altre formule di investimento, i piani di accumulo hanno due vantaggi fondamentali in quanto consentono:

–  l’accantonamento progressivo del risparmio generato periodicamente anche investendo somme di importo limitato;

–  la riduzione del rischio dell’investimento attraverso l’applicazione del principio del “dollar cost averaging” (DCA).

Il primo dei due vantaggi consente di far fruttare fin da subito il proprio risparmio senza dover attendere che esso raggiunga un importo rilevante prima di metterlo a frutto “facendolo lavorare per noi”. Il secondo vantaggio è legato alla costante variazione dei prezzi delle attività finanziarie sui mercati. La riduzione del rischio dipende essenzialmente dal fatto che, effettuando tanti piccoli investimenti distribuiti nel tempo, si acquista con tutte le condizioni di mercato, sia favorevoli che sfavorevoli, ottenendo così un prezzo medio di carico che ci metterà al riparo da andamenti estremi e particolarmente negativi in caso di crisi temporanee dei mercati. Inoltre, un Pac permette di continuare ad investire anche nei momenti di crescita della volatilità, quando le quotazioni scendono e normalmente l’emotività spinge a vendere le attività finanziarie, anziché ad acquistarle per sfruttare i ribassi dei mercati.

Non resta che partire il prima possibile. Come si è visto innanzi, il tempo è un fattore determinante per raggiungere risultati soddisfacenti, così come è fondamentale farsi affiancare dal proprio professionista di fiducia per individuare gli obiettivi prioritari ai quali finalizzare il risparmio e gli specifici strumenti finanziari adeguati a raggiungerli. “Fare squadra” con il proprio consulente è essenziale perché, come dice l’antico proverbio africano, <<se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi andare lontano corri insieme!>>