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Nei momenti di tensione dei mercati finanziari si moltiplicano le domande da parte degli investitori volte a comprendere al meglio cosa sta accadendo. Provo a rispondere in maniera semplice e sintetica agli interrogativi più frequenti.

Cosa è successo in questi giorni sui mercati finanziari?

Il rapido diffondersi del virus sta avendo forti impatti sulle abitudini di vita, sia lavorative che di consumo, della maggior parte degli individui: ciò potrebbe portare da un forte rallentamento della crescita ad una profonda recessione dopo anni di espansione dell’economia mondiale.

Come va valutata la reazione dei mercati?

Sui mercati stiamo assistendo, a causa delle prospettive di forte rallentamento economico, alla rapida discesa delle quotazioni di azioni ed obbligazioni degli emittenti meno solidi.

Non sempre però la reazione dei mercati è composta e guidata dalla razionalità. Talvolta i mercati tendono ad amplificare in maniera eccessiva ciò che accade all’economia: come nei casi di euforia vi è una irragionevole corsa all’acquisto di tutto ciò che sale, così nei casi di panico vi è l’irrazionale corsa a vendere tutto ciò che scende amplificando i movimenti dei prezzi.

Perché gli investitori tendono talvolta a comportarsi in maniera irrazionale?

Il nostro cervello è formato da due parti: una emotiva ed una razionale. Entrambe contribuiscono alle nostre decisioni, ma è la prima, quella emotiva, ad essere la più veloce nel suggerirci cosa fare. La paura di perdere parte o tutto il nostro capitale spesso ci spinge ad agire rapidamente sull’onda dell’emotività mentre la parte razionale entra in azione con più lentezza ad analizzare i pro e contro in maniera più approfondita. Gli investitori che vogliono comportarsi in maniera prudente ed avveduta devono cercare di farsi condizionare il meno possibile dalla parte emotiva e ricondurre a razionalità le loro scelte.

Occorre temere l’andamento negativo dei mercati?

Chi ha portafogli molto diversificati ed orizzonti temporali di medio e lungo periodo non ha nulla da temere dalle repentine reazioni dei mercati. Spesso, infatti, gli investitori tendono a confondere il rischio di credito con quello di mercato. Il primo, legato alla possibilità di perdita definitiva del proprio capitale per il fallimento del debitore, può essere di fatto neutralizzato attraverso un portafoglio molto diversificato di attività finanziarie. Inoltre, inserendo nel proprio portafoglio titoli caratterizzati da andamenti tendenzialmente opposti, si riduce anche il rischio di mercato legato alla naturale oscillazione dei prezzi delle differenti attività finanziarie.

Dunque, chi ha portafogli diversificati, ben gestiti e coerenti con gli obiettivi di vita e con il proprio orizzonte temporale, non ha nulla da temere da queste fasi di mercatoche, al contrario, in passato hanno spesso rappresentato un’interessante occasione di acquisto.

E se uscissi dai mercati per rientrare a prezzi più bassi?

L’esperienza empirica è concorde nell’evidenziare che difficilmente un investitore che esce dai mercati per paura delle perdite vi rientra successivamente a prezzi più bassiquando la percezione dell’andamento dell’economia è ancora peggiore. Infatti, quando il clima economico ritorna stabilmente sereno, è spesso troppo tardi per acquistare a prezzi davvero convenienti: perdere le prime fasi di rialzo dei mercati vuol dire perdere le migliori occasioni di investimentoChi disinveste dopo perdite rilevanti e riacquista dopo che i mercati hanno ripreso a correre ha elevate probabilità di rimanere fortemente deluso dai propri investimenti.

Qual è la strategia di investimento ideale?

Non esiste una strategia di investimento ideale, in quanto questa è condizionata dai propri obiettivi di investimento e dalla propria propensione al rischio. Dunque, occorre innanzitutto effettuare, con l’aiuto del proprio consulente, una corretta pianificazione dei propri obiettivi di investimento e sulla base di essi scegliere gli strumenti idonei a perseguirli.

Ciò premesso, nelle fasi di forte volatilità la strategia ideale è mantenere un’ampia diversificazione degli investimenti. Inoltre, se possibile è utile effettuare un piano di investimenti costante e programmato nel tempo che consenta di approfittare progressivamente dell’andamento negativo dei mercati, garantendo contemporaneamente una riduzione del rischio di sbagliare il momento di acquisto.