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Con qualche mese di ritardo dall’approvazione degli incentivi, dal prossimo 3 giugno e fino al 31 dicembre 2024 sarà possibile inserire le richieste di contributo per l’acquisto di veicoli non inquinanti sulla piattaforma Ecobonus. Gli incentivi ammontano in totale a 950 milioni di euro. Lo “sconto” sarà maggiore per chi compra auto totalmente elettriche, per chi rottama una vecchia auto e per chi ha un Isee inferiore ai 30.000 euro. Occorre però fare attenzione al prezzo di listino del veicolo e mettere in conto che per alcune tipologie di vetture gli incentivi potrebbero durare solo qualche giorno.

 

I veicoli interessati dall’incentivo

Il contributo per l’acquisto di veicoli non inquinanti, messo a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, riguarda:

  • auto elettriche, ibride e a motore termico con un livello di emissioni fino a 135 gr/km di CO2;
  • motocicli ciclomotori elettrici e non elettrici di classe di omologazione uguale o superiore a Euro 5;
  • veicoli commerciali 

 

Chi può richiedere il contributo

Possono beneficiare degli incentivi sui veicoli nuovi non inquinanti:

  • le persone fisiche che acquistano in Italia, anche in leasing finanziario, auto, motocicli e ciclomotori;
  • le persone giuridiche che acquistano in Italia veicoli, anche in leasing finanziario, con obbligo di impiego in car sharing con finalità commerciali;
  • le persone giuridiche che acquistano auto con emissioni fino a 60 g/km CO2 con finalità di autonoleggio diverso dal car sharing.

Chi richiede il contributo deve mantenere la proprietà veicolo e la finalità di utilizzo per almeno 12 mesi (che salgono a 24 mesi per le persone giuridiche che acquistano con l’obbligo di impiego in car sharing con finalità commerciali).

 

 

Da quali parametri dipendono gli incentivi

L’ammontare degli incentivi dipende da tre parametri: la fascia di emissioni inquinanti, la presenza di un veicolo da rottamare e l’ISEE del richiedente:

  1. I veicoli sono raggruppati in tre classi di emissioni inquinanti con incentivi che diminuiscono al crescere delle emissioni:
    • da 0 a 20 g/km di CO2, che generalmente corrisponde al livello di un’auto elettrica;
    • da 21 a 60 g/km di CO2, che generalmente corrisponde al livello di un’auto ibrida plug-in, quelle che si ricaricano con la presa elettrica ed hanno un’autonomia elettrica fra i 40 ed 80 Km circa per poi passare all’utilizzo del motore a scoppio;
    • da 61 a 125 g/km di CO2, che corrisponde al livello di molte auto full o mild hybrid, nelle quali la batteria si ricarica con il motore termico, ed alcune utilitarie con il solo motore termico.
  1. I veicoli da rottamare possono avere una classe di omologazione da Euro 0 ad Euro 4 (in alcuni casi anche Euro 5) con incentivi che sono minori nel caso di veicoli meno inquinanti.                                                                                                                                                      .
  2. Le fasce ISEE previste sono due, con incentivi che diminuiscono al crescere dell’ISEE:
    • inferiore o uguale a € 30.000annui;
    • maggiore di € 30.000

 

A quanto ammontano gli incentivi

Il contributo per l’acquisto dei veicoli a basse emissioni inquinanti va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 13.750 euro: il suo importo dipende dall’incrocio dei tre parametri illustrati sopra. È previsto un limite di prezzo del veicolo da acquistare pari a 35.000 euro (Iva esclusa), che sale a 45.000 (Iva esclusa) per le auto ibride plug-in (21-60 gr/km di CO2). Inoltre, perché un veicolo sia rottamabile, deve essere intestato da almeno 12 mesi al proprietario del nuovo veicolo o ad un familiare convivente.

La tabella che segue prova a fare ordine nelle varie tipologie di incentivo per gli autoveicoli.

È previsto anche un contributo di 2.000 euro per l’acquisto da parte di persone fisiche di autoveicoli usati omologati Euro 6, con emissioni fino 160 g/km di CO2, se è rottamato un veicolo fino ad Euro 4 e le quotazioni medie del veicolo da acquistare non sono superiori a 25.000 euro.

Per i motocicli e ciclomotori elettrici nuovi è riconosciuto un incentivo del 30% del prezzo di acquisto con un massimo di 3.000 euro, che sale al 40% con un limite di 4.000 euro nel caso di rottamazione di veicolo da Euro 0 ad Euro 3. Inoltre, per i veicoli di classe non inferiore ad Euro 5 vi è un contributo del 40%, con un massimo di 2.500 euro, se è contestualmente rottamato un veicolo di classe da Euro 0 a d Euro 3 e sempre che il venditore applichi uno scontro pari almeno al 5%.

Infine, è previsto anche un contributo per l’istallazione da parte di persone fisiche di impianti a GPL ed a metano, pari rispettivamente a 400 e ad 800 euro.

 

 

Come chiedere l’incentivo

La normativa prevede che sia il concessionario/rivenditore ad occuparsi della prenotazione del contributo e, in caso di disponibilità dei fondi messi a disposizione, a riconoscere uno sconto in fattura al momento dell’acquisto, pari all’incentivo al quale l’acquirente ha diritto. L’iter prevede quattro fasi:

  1. prenotazione: il concessionario/rivenditore, una volta completata la registrazione alla piattaforma, procede con la prenotazione del contributo per ogni veicolo e, in base alla disponibilità del fondo, riceve conferma della prenotazione effettuata;
  2. erogazione: il concessionario/rivenditore riconosce al suo cliente il contributo tramite compensazione del prezzo di acquisto;
  3. rimborso: il costruttore/importatore del veicolo rimborsa al concessionario/rivenditore il contributo erogato;
  4. recupero: il costruttore/importatore del veicolo riceve dal concessionario/rivenditore tutta la documentazione utile per recuperare il contributo rimborsato sotto forma di credito d’imposta.

 

I fondi a disposizione

I fondi totali messi a disposizione ammontano a 950 milioni, di cui 402 per l’acquisto di modelli termici eibridi, 240 milioni per le elettriche e 140 per le ibride plug-in. Ulteriori 20 milioni sono previsti per i taxi e altrettanti 20 milioni per le auto usate. Altri 32,5 milioni sono destinati a moto, scooter, motocicli. Inoltre, 53 milioni sono dedicati ai veicoli commerciali e 50 milioni per le società di noleggio. Infine, altri 20milioni sono divisi equamente per l’installazione di impianti Gpl e metano. Per chi è interessato a beneficiare di questi fondi deve recarsi al più presto in concessionaria, soprattutto coloro che sono interessati ai veicoli più inquinanti fra quelli incentivati: gli incentivi destinati a questi ultimi potrebbero già esaurirsi nel giro di qualche giorno.